martedì 9 aprile 2024

I guerrieri della palude silenziosa (1981)


Un gruppetto di soldati della Guardia Nazionale in uscita per un’esercitazione rimane intrappolato nelle paludi della Louisiana e assalito da invisibili cacciatori cajun.
Nella semplice trama si rispecchia un film lento, molto incentrato sui contrasti tra i diversi membri del gruppo e la paura degli uomini invisibili che gli danno la caccia e che riescono a colpire senza mai dare punti di riferimento, in mezzo agli alberi e agli acquitrini paludosi.
Dal grande Walter Hill ci si aspetterebbe una buona dose d’azione ma in questo film ce ne è poca, c’è più l’occhio al contrasto psicologico (a volte anche fisico), alla paranoia, all’insubordinazione al potere e agli evidenti richiami al Vietnam, ma I GUERRIERI DELLA PALUDE SILENZIOSA non spicca mai davvero, nonostante il soggetto molto interessante e potenzialmente foriero di tensione e suspense. Ma qui invece più che altro ci si concentra sugli scontri tra le piccole fazioni che si vengono a creare nel gruppetto dopo il primo assalto e il pericolo dell’assedio viene fatto apparire una questione secondaria e gestito anche in maniera piuttosto rozza. C’è anche da aggiungere che i dialoghi, abbastanza stupidi, non aiutano molto.
Solo il finale della caccia all’uomo all’interno della piccola comunità cajun, con l’ossessionante sottofondo della musica di una festa da ballo, raddrizza un po’ il film.
In tutta onestà mi aspettavo di meglio da Hill (anche in fase di sceneggiatura e dialoghi) e non riesco a comprendere i numerosi commenti positivi che mi è capitato di leggere in giro. Non che il film sia terribile, intendiamoci, ma di certo non è un capolavoro.

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