martedì 8 marzo 2022

Barb Wire (1996)


Recupero d'annata, sebbene sia "soltanto" del 1996 (quindi nemmeno tanto vecchio), questo BARB WIRE con addirittura Pamelona Anderson in versione panterona tutta bocce e tutine in pelle attillate (sennò il bello dove sta) che se ne va a sparare a destra e a manca per riscuotere taglie nel tempo libero e nel frattempo cercare di salvare l'umanità da un virus, il tutto in un'America che sta vivendo la sua Seconda Guerra Civile ed è perciò ridotta quasi un cumulo di macerie (ma non lo fanno vedere). La nostra vive nell'unica città libera, Steel Harbor, dove gestisce una discoteca e dove la Resistenza ha la sua base. Finchè un ufficiale dell'esercito non arriva per catturare una tizia che ha il vaccino salva-umanità...
Insomma, una trashata non da poco ma che tuttavia pare avere quel guizzo di interesse, e infatti nel complesso c'è di che non lamentarsi a patto di tenere molto basse le pretese. La Anderson, di cui praticamente si notano solo le bocce siliconate, visto anche che il viso è quasi sempre nascosto dalla zazzera biondo platino, è qui una ex soldatessa che ammazza un po' di tizi con pistolone come la Desert Eagle, intasca le taglie ma rimane neutrale tra i Resistenti e i Cattivoni. Non granchè come trama, diciamolo, anche perchè c'è un bel po' di confusione specie all'inizio, quando si spiega il perchè succederà quel che succederà, ma il film regge (forse un po' scricchiolando) quasi esclusivamente sulla scenografia post-apocalittica, in particolare quella urbana ricca di vicoli, neon, capannoni abbandonati e acciaio arrugginito, e l'atmosfera cupa e molto noir. Poi c'è anche quel pizzico di esagerazione scenografica che in film come questo non può mancare, tipo i soliti guerrieri vestiti nei modi più improbabili e le macchine corazzate, e infine un cattivo che è cattivo e basta.
Insomma, una buona dose di bang-bang senza molto di solido dietro, ma BARB WIRE anche se è quel che sembra (cioè una trashata americana anni 90, una specie di B movie a metà tra film tv e puntata di telefilm) è altrettanto vero che ha un certo fascino thriller-techno-noir, un po' futuristico (è ambientato nel 2017), un po' fantascienza, un po' fanta-politica che si fa guardare giusto per togliersi uno sfizio ma che non farà rimpiangere l'oretta e mezza di visione.

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