giovedì 7 dicembre 2023

Prey (2022)


Altro tassello della saga di Predator, stavolta con un totale cambiamento di ambientazione, che lo colloca come prequel di tutta la serie. Nelle Grandi Pianure americane, nel 1719, una navicella spaziale lascia un predator libero, probabilmente per cercare crani e colonne vertebrali degli esseri viventi che popolano la Terra. In questo alieno si imbatte una tribù di indiani Comanche, che si autoassegnano la sfida di catturarlo e ucciderlo.
Ammorbato di quel femminismo che ormai va così tanto di moda, PREY langue per i primi 50 minuti non sapendo cosa mostrare del predator, e li riempie di cruentissime scene di macellamenti di animali vari finchè finalmente gli indiani non si imbattono nell’alieno. Guidati dalla guerriera-cacciatrice Naru, i Comanche sono ovviamente mercè del predator, il quale ha anche l’occasione di massacrare un gruppo di cacciatori francesi. Indubbiamente il film è ben fatto, quando ingrana (dopo quasi un’ora…) poi è tutto un continuo di belle scene d’azione, rese ancor più affascinanti dall’ambientazione “forestale”. Gli indiani non si fanno pregare nell’attaccare il predator (sebbene ho come l’impressione che, nella realtà, vedendo una roba del genere sarebbero fuggiti a gambe levate perché l’avrebbero considerata “cattiva medicina”) e il predator nell’affettare gli indiani, tranne (ovviamente) la salvatrice della nazione Comanche (l’ormai solito scricciolo che sbaraglia tutti, persino un invincibile alieno).
PREY è comunque un prodotto sufficiente, che ben si amalgama con la saga, usando bene l’eredità del primo film (del 1987, con il grande Schwarzy) e in un certo senso rendendogli omaggio con un’ambientazione molto simile, sebbene dall’altro lato snaturandone l’impostazione originaria di film “machista” tipica degli anni Ottanta. Ma ad ogni modo in PREY non c’è nulla di particolarmente originale o che risalti di più, né nella trama né nelle scene d’azione. Per gli appassionati della saga, comunque, è un episodio da vedere, anche per l'originalità dell'ambientazione.

Nessun commento:

Posta un commento