lunedì 3 giugno 2024
Blackout (2022)
Questo film mi ha lasciato alquanto perplesso. Riesce a stare perfettamente in mezzo tra una boiata pazzesca e un onesto thriller-action. Se da un lato ha belle scene d’azione, dall’altro la sceneggiatura mi pare piuttosto tirata via; se il soggetto (uno sconosciuto perde la memoria e rimane intrappolato in un ospedale con qualcuno che vuole ammazzarlo) è interessante, i dialoghi sono ridicoli; se l’ambientazione è tra le mie preferite, i personaggi, specie quelli secondari, sono carne da macello (letteralmente, tra l’altro); se Josh Duhamel non è male, Nick Nolte è ormai alla frutta; se c’è tantissima azione (tra sparatorie, inseguimenti e scazzottate), alcune scene sono ormai inverosimili anche per l’action più estremo. Insomma, BLACKOUT non è facilmente definibile. Molti lo boccerebbero perché in effetti i difetti sopra elencati sono preponderanti, ma io ritengo invece che come il B-movie che è, BLACKOUT si meriti la sufficienza, seppur molto stiracchiata. Nulla per cui definirlo scandaloso come è capitato per altri film ma come classico film d’azione sparatutto che non ha nessun altro obiettivo se non gente ammazzata è visionabile, e a suo favore gioca anche la durata di appena un’ora e un quarto.
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