Un giallo/poliziesco dove non succede assolutamente nulla di nulla. In flashback c’è un giovanissimo Matthew McConaughey, vice sceriffo, in combutta con Kris Kristofferson, sceriffo corrotto e violento, mentre la storia principale è tutta per lo sceriffo (figlio del vice) Chris Cooper impegnato in indagini per scoprire l’identità di uno scheletro ritrovato nel deserto. Nel corso di queste indagini si scoperchieranno alcuni segreti della piccola comunità, dove regna un caos razziale tra bianchi, neri e messicani. STELLA SOLITARIA sta proprio tutto qui. Un susseguirsi, per due ore e un quarto, di scene di dialogo tra i vari personaggi, con un unico, piccolo, colpo di scena finale, e il filo conduttore dei figli contro i padri (o figlie contro le madri) in una piccola comunità al confine con il Messico. Ci sono tante piccole storie che si intrecciano ma il risultato è soltanto un film noioso e lento, non aiutato nemmeno dai dialoghi scarni e stanchi e neanche dall’ambientazione (potenzialmente interessante) ben poco sfruttata. L’azione è inesistente e non c’è assolutamente nulla, nemmeno un guizzo, che elevi il film dalla monotonia e monotematicità.
Se avevate STELLA SOLITARIA in watchlist e volevate vederlo aspettandovi un thriller o un film d’azione, beh, evitatelo. O almeno convincetevi che è un film drammatico dove non succede niente.
Nessun commento:
Posta un commento