sabato 26 luglio 2025

The Beekeeper (2024)


Il recente action di Jason Statham non esce molto dai binari su cui l’attore britannico ci ha abituati a viaggiare. Stavolta si tratta di un agente dormiente (lui dice in pensione), chiamato beekeeper (apicoltore), di una struttura supersegreta che ha l’obiettivo di proteggere l’“alveare” (cioè, in teoria, i più deboli). Questo beekeeper viene “risvegliato” da una truffa informatica ai danni di una bravissima signora che aveva benevolmente accolto l’agente sulla sua proprietà, permettendogli di attivare un allevamento di api mellifere. A quel punto si scatena tutto il film con la classica sequela non-stop di scene dove Statham fa fuori (o mette ko) uno per uno tutti i centralinisti informatici, salendo piano piano la scala gerarchica fino a scontrarsi non solo con la sua vecchia struttura ma anche con figure ancora più importanti…
Alla fine THE BEEKEEPER è un viaggio di vendetta, una caccia all’uomo con molte forze coinvolte ma incapaci di fermare l’“apicoltore” che spietatamente distrugge tutto (non solo le persone…) come un uragano, facendo gioire lo spettatore ad ogni vittima meritevole della sua punizione.
Certo, con questi film bisogna fare i conti con l’irrealtà e l’esagerazione di molti aspetti (mi sto rendendo conto, non so se sbaglio, che i film di Statham siano più inverosimili di tutti gli altri del genere… ma proprio questo è il bello!!!) nonché con lo spettro sempre presente del “déjà-vu”, ma quando sono così fatti bene, o perlomeno sono ritmati, ricchissimi di azione e con una trama interessante anche se prevedibile, è un piacere guardarli. E poi Jason Statham è così perfetto come attore action che riesce sempre, bene o male, a coinvolgere lo spettatore, anche grazie ai suoi dialoghi brevi e fulminanti che non risultano finti o forzati (come di solito avviene nei film d’azione, cosa che tra l’altro ho più volte sottolineato).

venerdì 4 luglio 2025

Una notte violenta e silenziosa (2022)


Filmetto basico, poco coinvolgente e interessante, senza nessun apporto al genere e senza alcun sussulto, idea o situazione degna di nota, se non fosse per un paio di uccisioni curiose. Il leit motiv dell’intero film è il Natale, e protagonista indiscusso Babbo Natale, in una vicenda in cui quest’ultimo lotta contro una banda di ladri pazzi che vogliono rubare 300 milioni di dollari ad una ricca famiglia. Non è ovviamente il classico film di natale tipo Una poltrona per due o Mamma ho perso l’aereo ma in realtà è un film violentissimo, politicamente scorretto (e finalmente, aggiungerei!) con uccisioni a gogò e sangue a fiumi e con un BN stronzo e sadico assassino (ma dalla parte dei buoni). Il problema principale della pellicola è che vorrebbe stare “con due piedi in due scarpe” e quindi mescola allo stesso tempo azione e commedia dark, solo che non usa una via di mezzo ma più spesso che no il film casca in situazioni quasi slapstick (tipo la scena di citazioni di Mamma ho perso l’aereo) che stonano con il tono generale e con la vicenda drammatica (c’è anche l’intera famiglia in ostaggio dei ladri). Anche il messaggio che vorrebbe lanciare (la magia del natale) è abbastanza didascalico e retorico, buono magari per i bambini… solo che UNA NOTTE VIOLENTA E SILENZIOSA non è un film per bambini! Una cosa buona però è che ha cercato di dare una storia abbastanza (in)verosimile, sebbene superficiale, a Babbo Natale, spiegando chi era e cosa faceva prima di diventare il ciccione vestito di rosso che porta i regali ai bambini buoni.
Un film, alla fin fine, un po’ scanzonato e un po’ serissimo, finanche simpatico e che strappa un paio di risate, che si può vedere come no ma che difficilmente rimarrà impresso.

lunedì 16 giugno 2025

Fall (2022)


Ecco un bellissimo thriller dove l’azione è inesistente ma tutta la “messa in mostra” della vicenda riesce a mantenerti incollato al divano quasi in preda al panico. Due amiche, dopo la morte del marito di una di loro durante la scalata ad una parete di roccia, decidono di arrampicarsi su una torre radio di oltre 600 metri d’altezza, in disuso e in mezzo al deserto, per rimanere infine bloccate in cima…
Inutile dire che per chi soffre di vertigini questo film andrebbe evitato a piè pari; io tecnicamente non soffro di vertigini ma le altezze (di qualunque tipo, diciamo dai 6 metri in su) mi terrorizzano. Per cui ho mantenuto per tutta la durata del film un certo disagio nel vedere quelle due ragazzine lottare tra la vita e la morte cercando di scendere o di chiedere aiuto. Chiaro che in un film del genere l’azione (come comunemente la si intende, perlomeno) te la puoi scordare ma un sapiente uso dei pericoli e delle inquadrature riesce a mantenere un altissimo livello di tensione, per cui il film è giocato tutto su questi elementi visto che la trama non c’è, i dialoghi sono abbastanza banali e il messaggio finale è talmente usurato (e incoerente) da fare quasi tenerezza. Ma FALL rimane in ogni caso un ottimo, adrenalinico thriller, tra l’altro con un unico colpo di scena ben azzeccato e di notevole impatto. Ben girato (parte su una torre costruita apposta, parte sui trenta metri di cima ricostruiti in cima ad una mesa, per cui le attrici erano davvero almeno a 30 metri dal suolo… brrrr…) e pensato nelle scene clou (che, a ben pensarci, possono comunque essere definite d’azione), FALL è il film che vuoi vedere se ti va di rimanere con il fiato mozzato e l’ansia per più di un’ora e mezza. Basta ignorare le cretinate social della biondina, i dialoghi da babbei ed eventuali errori nei dettagli tecnici sulle arrampicate (ammesso che a qualcuno interessino), oltre ovviamente all’improbabilità/stupidità di tante altre cose, e si potrà davvero godere di un ottimo prodotto. Ma non torturatevi se soffrite di vertigini.

mercoledì 22 gennaio 2025

Most Dangerous Game (2020)


Originariamente nato come serie tv da 15 episodi e in alcuni paesi rilasciato come un film intero di due ore, MOST DANGEROUS GAME si rivela un ottimo thriller-action che senza dubbio non manca di una certa tensione, sebbene, naturalmente, si basi su un canovaccio ormai trito e ritrito. Canovaccio però, come chi segue questo blog dall’inizio ormai saprà, che è uno dei miei preferiti: caccia all’uomo in ambiente urbano. In questo caso siamo a Detroit e il protagonista del film, Liam Hemsworth, malato terminale e senza un dollaro ma con una moglie incinta, viene convinto da Christoph Waltz a partecipare come preda ad una caccia all’uomo di 24 ore in cui ci sono in ballo un totale di 24 milioni di dollari di vincita. Ma non tutto è come sembra…
Credo si possa dire che MOST DANGEROUS GAME è un evidente, quasi sfacciato, remake di THE GAME – NESSUNA REGOLA con Michael Douglas (recensito sul blog, qui), con alcune cose diverse, aggiunte e comunque con una molto maggiore dose di azione, anche se è più che probabile che per entrambi l’ispirazione d’origine sia il racconto breve di Richard Connell “La partita più pericolosa” scritto nel 1924. Ma dove il film con Douglas non ha funzionato come film d’azione (sebbene fosse un ottimo lavoro come film drammatico) con MDG si pesta di più sul pedale del movimento e dell’action e una volta che tutto parte (ci vorranno qualche decina di minuti) è gradevole vedere come si evolve la storia, tra una caccia serrata, paranoie e anche un paio di trovate niente male (il nascondiglio dentro il bagagliaio dell’auto…). Certo non è tutto rose e fiori, perché è già tutto visto mille volte e il colpo di scena il lettore ce l’aveva già in tasca da subito, in più ci sono alcune forzature e punti non spiegati ma la vicenda prende e le due ore di visione volano piacevolmente.
Pare che sia prevista una seconda stagione con parte dello stesso cast.

martedì 17 dicembre 2024

The Contractor (2022)


Un buonissimo e onesto action, che non aggiunge nulla al genere ma che piuttosto rimane sul classico con una storia abbastanza tipica, che incrocia spionaggio e vendetta. Chris Pine viene invischiato in un oscuro piano parallelo della NSA all’estero e deve combattere per poter tornare a casa sano e salvo e vendicarsi. Sebbene la prima mezzora buona passi un po’ con l’abbiocco in agguato, poi il film ingrana e si passa all’azione serrata, con, per esempio, una caccia all’uomo in città (Berlino). Tra sparatorie e controsparatorie si passa poi alla vendetta, con finale amaro. THE CONTRACTOR non è di certo un film originale, è piuttosto una delle infinite copie di questo genere, che si riverbera anche nei triti e ritriti clichè sui personaggi (il solito soldato congedato che si porta appresso i soliti problemi familiari e bla bla bla) ma che tuttavia produce un buon prodotto di intrattenimento. Consigliato più che altro come stacco tra le re-visioni dei top del genere.

martedì 19 novembre 2024

Robocop 2 (1990)


Credo che questo sia uno dei film più brutti che io abbia mai visto. Tanto capolavoro il primo quanto terribilmente osceno questo! Credo che qui si sia perso tutto il sostrato su cui poggiava il primo, lasciando solo una trama ridicola che è persino stata drenata di tanta della violenza su cui si basava il film originario. Purtroppo si vede da chilometri di distanza che la regia non è quella dell’eccellente Verhoeven, che nel primo capitolo seppe dare al film un’atmosfera pazzesca, mentre qui il nuovo regista evidentemente non ha saputo cogliere né lo spirito del personaggio né quello dell’ambiente in cui opera, aggiungendo pure parti da commedia che, oltre a far (sor)ridere i polli, stridono come unghie sulla lavagna. Il colpo mortale, infine, viene dagli effetti speciali da film di serie Z, e non perché non si contestualizza il film ai suoi tempi, visto che il primo capitolo, di tre anni precedente, aveva degli effetti pazzeschi nonostante all’epoca mancasse quasi del tutto la CGI.
In questo sequel, poi, Robocop fa la parte del pollo e viene ridicolizzato pure a livello estetico: molto più impacciato e “robotico” nei movimenti, un’armatura ridipinta sul bluastro (e credo anche, in alcuni punti, differente dall’originale) e quegli stupidissimi rumori (a cui hanno alzato il volume, perché non li ricordo così invadenti nel primo film) ad ogni movimento della testa. Più che un cyborg sembra un giocattolino di latta, senza un briciolo di quell’imponenza e paura che suscitava il Robocop “vero”. Insomma, ROBOCOP 2 risulta un prodotto di serie Z, noioso e pesante: sarebbe bastato mantenere regista e attori dell’originale per avere un degno sequel. Lo stesso Frank Miller, che viene accreditato come soggettista e sceneggiatore, si vide addirittura strappare letteralmente pagine dal suo copione e disconobbe il film, la cui sceneggiatura era stata nel frattempo così riscritta che del lavoro di Miller era rimasta solo la traccia.

sabato 26 ottobre 2024

Blitz (2011)


Uno psicopatico ammazza i poliziotti di Londra. Jason Statham deve prenderlo. Fine della trama di BLITZ, un poliziesco qualunque con poca carne al fuoco, un pizzichino di buoni sentimenti e un Jason Statham poco o niente sfruttato come si sarebbe dovuto. Infatti in BLITZ l’azione è molto scarna, sostanzialmente solo due scene (peraltro brevissime) all’inizio e alla fine del film e basta. Qui Statham è una sorta di ispettore Callaghan britannico, non molto benvoluto dai suoi superiori. In generale c’è poco da dire su questo film, abbastanza sciapo e anonimo, insomma un normalissimo poliziesco con i livelli di suspense e azione ai minimi termini. Raggiunge la sufficienza come sempre per Statham, burbero dal cuore d’oro (e che spara UN colpo di pistola in tutto il film).