mercoledì 21 settembre 2022

Ore 10: calma piatta (1989)


Uno dei film più insulsi e inconsistenti che mi sia mai capitato di vedere. Una sorta di thriller che di thriller non ha assolutamente niente, ambientato in pieno oceano Pacifico e con una trama inesistente. Nemmeno i personaggi servono a qualcosa: dei tre protagonisti, solo la Kidman spicca un po’ di più per interesse, mentre Neill sembra un pupazzo che, oltre a prendere la decisione più idiota possibile, fa quattro cose in croce e basta, e Bill Zane, che pur la faccia di cattivo psicopatico ce l’ha, è un antagonista malamente costruito/scritto che non fa particolarmente paura: ne consegue una mancanza assoluta di suspense, non si percepisce mai la Kidman realmente in pericolo (e nemmeno Neill, se è per questo) e quindi la visione risulta non solo noiosa ma anche fastidiosa (mi son ritrovato più volte a controllare l’orologio nella speranza che ogni volta mancasse pochissimo alla fine… meno male che il film dura appena un’ora e mezza). Per non parlare del colpo di scena raffazzonato (e telefonatissimissimo) alla fine, che poteva essere evitato se solo, almeno nella scena clou, la Kidman avesse avuto un grammo in più di decisione e di buon senso e Zane uno in più di bastardaggine. Ma in generale ORE 10: CALMA PIATTA è un film totalmente insapore, sembra girato a braccio piuttosto che sopra un copione completo tanto è mancante di tensione, personaggi e soprattutto trama (come dico sempre, in un film thriller/western/azione la piattezza dei personaggi non è un problema se viene sopperita da una buona trama ricca di azione e avvenimenti). Non lo consiglierei affatto, a meno che non siate veramente a corto di visioni (o non vi piaccia particolarmente la Kidman, che qui è deliziosa).

mercoledì 7 settembre 2022

Payback – La rivincita di Porter (1999)


Da un romanzo di Donald Westlake (Payback o Anonima carogne, che ho letto anni e anni fa e onestamente non ricordo), il regista Brian Helgeland (che in realtà girò solo il 70% del film, perché venne licenziato dalla produzione) trae questo interessante film con Mel Gibson nel ruolo del protagonista Porter. Si tratta di una vicenda di classica vendetta, dove Porter, creduto morto, dà la caccia alla ex moglie e soprattutto ad un collega truffatore che gli ha rubato la sua parte di una rapina, 70.000 dollari, e ora se ne sta in panciolle (a farsi seviziare da una gnocca paurosa, una sexissima e velenosa Lucy Liu) protetto da una certa “Organizzazione” (mafiosa) che controlla la città.
PAYBACK è un solido film, che inizia forse un po’ in sordina (ma la parte iniziale ci catapulta già all’interno della vicenda, senza nessuna lungaggine) per presentarci un Porter ladro e truffatore, un vero duro, che Gibson riesce benissimo ad interpretare, aggiungendo una leggerissima patina di ironia che all’attore newyorkese riesce sempre benissimo.
Di contatto in contatto, e senza un briciolo di pietà, Porter intraprende la sua caccia fino al capo dell’Organizzazione, vedendosela anche con poliziotti corrotti, prostitute e cinesi incazzati. La seconda metà del film diviene quindi più serrata, con un buon numero di scene d’azione e di morti, e con numerose furbizie di Porter che non lascia nulla di intentato pur di riprendersi i suoi soldi.
Nella parte dei cattivi troviamo pure due leggende del cinema, James Coburn e Kris Kristofferson.
Una delle particolarità di PAYBACK è la scelta del direttore della fotografia di applicare al film un filtro bluastro, che risulta straniante e quasi appiattisce le scene. Un’altra particolarità è che di questo film esistono due versioni, quella uscita al cinema nel 1999 e la director’s cut del 2006. La prima venne montata da Gibson dopo aver licenziato il regista e riscritto l’ultimo terzo del film, mentre la director’s cut venne preparata da Helgeland stesso con il materiale originale: in questa versione il filtro blu è assente, com’è anche assente il personaggio di Kristofferson, alcune scene degli ultimi 20 minuti sono nuove, e il finale è completamente diverso. Da quel che ho capito, la versione del regista non è disponibile in italiano.
In conclusione, PAYBACK è un bel thriller d’azione, violento e cupo, con una vena noir data soprattutto dalla voce fuori campo e dalla fotografia, che invece del bianco e nero classico del genere viene sostituita, come detto, da un filtro blu; un film “minore” nella filmografia di Mel Gibson ma che secondo me ha tutte le carte in tavola per soddisfare l’appassionato thrillerista.