martedì 12 settembre 2023

Bullet head (2017)


Tre rapinatori (John Malkovich, Adrien Brody e Rory Culkin) rimangono intrappolati in un enorme magazzino dove era stato abbandonato, dato per morto, un feroce cane da combattimento. I risultati di questa trama? Un’ora e mezza di dialoghi (spesso stupidi) e flashback (noiosissimi) sul passato dei personaggi, due inseguimenti cane-umani in croce, totale mancanza di azione e totale mancanza di tensione. BULLET HEAD è un film drammatico sui combattimenti clandestini tra cani e in generale sulla violenza dell’uomo nei loro confronti (l’uomo è una montagna di merda colossale, fatemelo dire). Un’occasione che dire sprecata è poco, non tanto per la trama (trama?) quanto per l’ambientazione: un immenso magazzino abbandonato (si trova a Sofia, in Bulgaria), dove si sarebbe potuta svolgere un’ottima storia action tra gli innumerevoli livelli e trabocchetti di quel posto (come ormai avrete capito, sono un fan smodato dei film d’azione in ambienti chiusi/circoscritti): piani con enormi voragini, piani con file di stanze piene di ogni cosa, palestre e garage con autobus arrugginiti, spogliatoi, magazzini di mobili, intrichi di scale e scalette, sotterranei, guardiole abbandonate, ecc. ecc. Una varietà di posti enorme che sarebbe stata una manna per qualsiasi sceneggiatore e regista action. Purtroppo però BULLET HEAD è uno spreco di lavoro e soldi (per la troupe e la produzione) e di tempo (per lo spettatore), che nemmeno Antonio Banderas in una particina da cattivo riesce a sollevare dall’insulsaggine.