martedì 26 marzo 2024

Drive Angry (2011)


Tamarratona americana di dimensioni sesquipedali con un Nicolas Cage che sembra sguazzarci come un topo nel formaggio.
La particolarità (se così possiamo chiamarla) del film sta nel soggetto: Nicholas Cage che ritorna dall’inferno per ammazzare il capo di una setta che gli ha ucciso la figlia e rapito la nipotina neonata per sacrificarla al diavolo. Dietro si porta il contabile dell’inferno, il sempre bravissimo William Fitchner, sguinzagliato da Satana in persona per riportare indietro Cage. Insomma, la trama non è proprio nulla di eclatante ma, come dico sempre, per i film d’azione ciò è quasi sempre un pregio che un difetto. Questa trama da due spiccioli permette così una grande quantità di scene d’azione, con esplosioni, inseguimenti e sparatorie quasi continue e sono poco meno di due ore che scorrono veloci. Certo, non ci sono chissà quali colpi di scena o robe particolari, c’è molta esagerazione anche non necessaria, Nicholas Cage sembra qui più pesce lesso del solito e gli effetti speciali sono osceni (spero e credo volutamente, perché nel 2011 una roba del genere la puoi fare solo se la vuoi fare e ti ci impegni, a meno che quello che si vede non sia il risultato della conversione dal 3D – in cui il film fu girato in originale – al normale formato per tv) però diciamo che il film fila senza dare la necessità di guardare l’orologio. Anche perché il pezzo da novanta arriva subito: ed è, signori, Amber Heard. Nelle centinaia di film che ho visto in vita mia non ho mai visto una roba del genere. Ci sono una miriade di attrici stupende, ma qui Amber è qualcosa che supera ogni immaginazione, credetemi. Ed è il motivo più valido per cui conviene guardare il film, specie se siete maschietti. Tra l’altro, se la cava anche abbastanza bene e sa menare le mani. Al di là del puro aspetto estetico mi sarebbe piaciuto molto vederla in ruoli più d’azione (me la ricordo, se non sbaglio, come femme fatale in 3 DAYS TO KILL con Kevin Costner) invece di rovinarsi vita e carriera.
Tornando al nostro film in oggetto, alla fine lo guardi e lo dimentichi subito, ma per due ore spassionate e con qualche risata credo che DRIVE ANGRY sia una buona scelta.

mercoledì 6 marzo 2024

Detective Stone (1992)


Un film del 1992 ambientato nel futuro (2007) che per noi, adesso, è già passato (e da un bel po’). Avevo da anni questo film in watchlist, convinto che fosse un post-apocalittico, e solo adesso mi son deciso a dargli un’occhiata. Beh, le aspettative non sono state rispettate e mi son ritrovato a guardare un’opera senza particolari arti né parti. A parte il fatto che di post-apocalittico non ha assolutamente nulla, DETECTIVE STONE è un misto tra poliziesco, fantascienza, azione e horror, e in nessuno di questi generi brilla e piuttosto che esaltarsi il misto di generi impallidisce e forse solo il poliziesco rimane. Ed infatti il film è proprio un poliziesco, alla fine della fiera. Il detective Stone (Rutger Hauer) insieme al collega Dick dà la caccia ad un serial killer non umano che sembra vivere nelle fogne di una Londra allagata dal cambiamento climatico. A parte che Hauer non mi piace (qui è evidente che si cerca di sfruttare il successo di BLADE RUNNER), nel film non c’è molto che risalti, anzi: gli effetti speciali e le scenografie risultano visibilmente posticce (e l’aria da film anni 90 forse non aiuta) e il montaggio e la sceneggiatura sembrano rabberciati alla meglio (non viene spiegata l’origine della creatura, non si capisce il perché di tutti quei riferimenti esoterici, non si capisce come faccia il mostro ad uccidere, strappare il cuore alla vittime e fuggire in mezzo alla gente in 3 secondi e senza essere visto, ecc. ecc.). Il finale è stupidissimo (non voglio fare spoiler) e infine la creatura pare un misto tra Predator, Alien e Venom: decisamente molta poca fantasia da parte del designer (che infatti fece parte della troupe per gli effetti speciali di ALIEN 2 e ALIEN 3).
Sì, decisamente mi aspettavo di meglio!