Quando le cretinate americane non sono mai abbastanza, ne spunta sempre una nuova (com’è normale, del resto, visto tutta la roba che gira). RUN & GUN è un thriller-action la cui caratteristica principale è quella di essere raffazzonato, anche se non in modo spiacevole. Fondamentalmente di base ci sono le non motivazioni del protagonista buono (Ben Milliken, attore mai visto prima), del cui passato si sa pochissimo e nemmeno lui è tanto convinto di quel che vuole, e quelle totalmente ridicole dell’antagonista (Richard Kind, idem), per cui davvero non si capisce come si possa scrivere una sceneggiatura su queste premesse. L’azione non manca, a dire il vero, in mezzo c’è pure un pazzoide con la barba e una certa propensione all’ironia, ma il problema principale – oltre a quello master delle motivazioni del cattivo – è che molte cose vengono messe in campo solo per “fare massa” e rimangono fili volanti (la tratta delle ragazzine, l’avvelenamento, il passato di Ray, la Calzolaia, ecc.) che niente aggiungono alla trama. Alla fine la visione lascia la sensazione di qualcosa che manca, di incompletezza, seppur non per forza un giudizio del tutto negativo. Certo, i dialoghi in gran parte risultano ridicoli (sarà anche merito del doppiaggio?) ma l’azione è buona e non manca, e c’è una bella ambientazione desertica e pure una sorta di caccia all’uomo in ambiente chiuso (come piace molto a me): in virtù di questo ho cambiato il mio voto su Imdb da 4 a 5 stelle. Niente di cui esaltarsi, insomma, ma alla fine RUN & GUN risulta sì una cretinata non indifferente ma senz’altro non peggio di altre ciofeche.